Passa ai contenuti principali

Quel ricordo poco sbiadito



Islamabad (Pakistan)


Lo sapevano tutti che qualcosa di terribile
sarebbe successo
Ogni volta che lui tornava a casa
Le cose che usava
La prima volta
Afferrò la prima cosa che trovò
Afferrò una pentola
La sfasciò a terra
Le pestò di brutto l'occhio destro
La volta dopo
Ci pensò su un pò
E si fermo un istante
Si sfilò la cintura
Le lasciò piaghe dentro le cosce
La terza volta sentì il bisogno di essere più
coinvolto nel farle del male
Così la colpì con i pugni
Le ruppe il naso
Non domandate che cosa aveva fatto lei
era solo una faccia che gli dava sui nervi
Solo quella faccia bisognosa che chiedeva di più.
La sua faccia è scomparsa
Completamente cancellata
Solo occhi ricoperti di carne appiccicosa
Vi dico questo perchè lei è dentro questo macello
Dentro questa maschera mostruosa
Dentro la morte della sua stima di sè
Dentro il desiderio d lui di annientarla.
Lei è la, lo giuro
L'ho sentita ansimare
L'ho sentita sospirare
L'ho sentita balbettare qualcosa
Con quella cosa che era stata la sua bocca
io l'ho sentita. Lo giuro
Lei vive là dentro.




Un testo teatrale, una presa di coscienza femminile. Un monologo che mi ha colpito tanto, vero e crudo sulla violenza che questa donna Pakistana ha subito e sulla violenza che ogni giorno una donna subisce.


Cosa realmente comporta una violenza e quali danni provoca?

Diversi studi condotti su donne vittime di violenza hanno rilevato effetti primari che riguardano le violenze fisiche e dirette sul corpo della donna, ed effetti secondari che riguardano gli aspetti psicologici che racchiudono l'insieme dei comportamenti a rischio e di dipendenza dovuti ad un'esposizione continua verso situazioni traumatiche

Una condizione di violenza subita all'interno di una relazione affettiva e non, comporta delle conseguenze molto gravi per la salute psicologica della persona.
Essa percepisce un grande senso di impotenza: "cosa posso fare?" o di onnipotenza: "sento di avere il controllo sulla situazione!". Allo stesso tempo, vi  è una perdita o riduzione della stima di sé, una condizione di fragilità con ripercussioni psicologiche gravi.

Tra le più frequenti ritroviamo la depressione caratterizzata da stanchezza cronica, apatia, malesseri fisici, astenia, irritabilità, calo del desiderio; la rottura della fiducia negli altri accompagnata da ansia, paura generalizzata e uno stato di allerta sempre costante e vigile. 
Si presentano spesso tentativi di suicidio, uso eccessivo di alcool,droghe, psicofarmaci o l'insorgenza di disturbi alimentari (DCA).  È presente infatti un legame importante tra le violenze subite e la patologia che si manifesta.  


E i ricordi?

I ricordi arrivano all'improvviso, come flashback o sotto forma di incubi e possono far rivivere l'esperienza traumatica durante il sonno in maniera molto vivida, oppure con l'Hyperarousal (iperattivazione psicofisiologica), caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia, aggressività e tensione.
Tutti questi aspetti interferiscono costantemente nella vita quotidiana della persona.




Un monologo, nonché testimonianza tratta da "I monologhi della vagina" di Eve Ensler.

#Illustrazione: Illaillu 

Romito P, De Marchi M, Gerin D. (2008).

Post popolari in questo blog

Io sono io

Uno dei pezzi più belli che io abbia mai letto sull’ autostima è senz’altro "La mia d ichiarazione  di autostima" di Virginia Satir , una donna clamorosa che ammiro molto, conosciuta sia per i suoi studi che per la pratica clinica nella terapia sistemico-relazionale, è stata una scrittrice, psicologa e psicoterapeuta, assistente sociale americana.                                                      LA MIA DICHIARAZIONE DI AUTOSTIMA In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me.  Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo. Io possiedo tutto di me, il mio corpo, le mie sensazioni, la mia bocca, la mia voce, tutte le mie azioni, che siano per gli altri o per me stessa. Possiedo le mie fantasie, i miei sogni, le mie speranze e le mie paure. Possiedo tutti i miei tri...

“Nessuno può convincerci a cambiare. Ognuno di noi custodisce una porta del cambiamento che può essere aperta solo dall’interno.” Virginia Satir

Uno spazio per superare le difficoltà e promuovere il benessere psicologico

Spazio adulti

"Quasi sempre è tardi quando capisci che era te stesso che dovevi amare. E tuttavia, ogni volta che lo fai, quell'amore arriva giusto in tempo".  Marwan La psicoterapia  si svolge in un setting, composto dalla diade terapeuta-paziente, all’interno del quale entrambi collaborano su uno o più scopi contrattati, con una forte attenzione al presente e alla riduzione del disagio. Il lavoro del terapeuta consente di individuare le connessioni tra il mondo interno e il mondo esterno del paziente, ovvero aiuta la persona a comprendere quale sia l'origine del suo disagio, ad elaborare le eventuali situazioni traumatiche, oppure a comprendere come liberarsi da schemi disfunzionali di comportamento o di pensiero. Questo modello di intervento psicologico si concentra quindi sui vissuti e sul mondo relazionale in cui ciascun individuo è immerso, permettendo così al terapeuta di individuare e sviluppare le risorse e le potenzialità del paziente, attivando infine un cambiamento che ...