Una domanda molto comune seguita da una risposta altrettanto comune:
Come stai? Bene grazie.
Come sto? Provo ad essere più precisa.
LA BELLEZZA DELLA MENTE
La mente racchiude tutte le funzioni superiori del cervello e, in particolare, quelle di cui si può avere soggettivamente coscienza, quali la memoria, la ragione, la personalità, il pensiero, l'intelligenza e la più affascinante, l'emozione.
Al mattino, durante il risveglio, si può dedicare un attimo a sentire la propria emozione di fondo, a capire come stiamo realmente. Di che colore è? Cosa prevede per la giornata? Da dove proviene? In quale parte del corpo è collocata?
Potrebbe provenire anche da un sogno, che magari si ricorda a stento ma che ha lasciato la sua impronta. Alla sera, tra la veglia e il sonno, i due emisferi celebrali si bilanciano ed emergono le sensazioni legate all'essere. Durante il giorno è poco il tempo da dedicare a se stessi, come intrappolati nella routine quotidiana.
Al risveglio e alla sera ci tuffiamo immancabilmente nel nostro oceano interno, dove tocca rimanere a galla per non sprofondare.
Il pensiero incontra l'emozione, non riesce mai a fermarla, si impone.
EMOZIONI E CORPO
Il corpo percepisce e avverte, possiede un codice di comunicazione e ci accompagna alla scoperta della vita attraverso sensazioni, paure, gioie e dolori.
Io lo definisco un giardino segreto, ognuno ha il suo, pieno di fiori bellissimi e diversi e con una sola chiave per entrare, la propria.
13 anni, 1 mese, 10 giorni
"Ci ho riflettuto. Se descrivo esattamente tutto quello che provo, il mio diario sarà un ambasciatore tra la mente e il corpo. Sarà il traduttore delle mie sensazioni."
A livello funzionale si percepisce una differenza, si attivano neurotrasmettitori che aumentano, diminuiscono e si alternano. Cambia il respiro, la temperatura corporea e il battito cardiaco. Percezioni, pensieri, comportamenti e reazioni del corpo si influenzano a vicenda, avviene una modulazione molto spesso incontrollabile ed estranea all'io.
Le emozioni vogliono comunicare sempre qualcosa e sono potenti catalizzatori per le trasformazioni.
12 anni, 11 mesi, 19 giorni
Daniel Pennac in "storia di un corpo" si lascia sorprendere da tutto quello che accade ogni volta che, come dice il narratore stesso, "il mio corpo si è manifestato alla mia mente".
Pennac narra principalmente le sue paure accompagnate da buoni propositi:
Pennac narra principalmente le sue paure accompagnate da buoni propositi:
- Paura della mamma? Fa come se non esistesse.
- Paura dei tuoi compagni? Parla con Fermantin.
- Paura degli specchi? Guardati allo specchio.
- Paura di aver male? Quello che ti fa più male è la paura.
- Paura di fartela addosso? La tua paura è più disgustosa della tua merda.
"Ancora più stupido di fare l'elenco delle paure è fare l'elenco dei buoni propositi. Non li mantengo mai. "
PennacAlcune emozioni spaventano, c'è chi le evita e le definisce una "malattia" da cui volersi liberare…
#Giobi illustration
Citazioni Daniel Pennac in "Storia di un corpo".